Domenica 14 febbraio 2010 - Parma, stadio Tardini - Parma-Lazio 0-2

Da LazioWiki.

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14 febbraio 2010 - 3.368 - Campionato di Serie A 2009/10 - XXIV giornata - inizio ore 15.00

PARMA: Mirante, Paci, Panucci, Lucarelli, Zaccardo, Morrone, Galloppa (82' Zenoni), Antonelli, Jimenez, Bojinov (46' Paloschi, 52' Lanzafame), Biabany. A disposizione: Pavarini, Dellafiore, Castellini, Lunardini. Allenatore: Guidolin.

LAZIO: Muslera, Biava, Stendardo, Radu, Lichtsteiner (86' Diakitè), Brocchi, Ledesma, Mauri (81' Firmani), Kolarov, Rocchi (63' Zarate), Floccari. A disposizione: Berni, Siviglia, Baronio, Hitzlsperger. Allenatore: Reja.

Arbitro: Sig. De Marco (Chiavari) - Guardalinee Sigg. Viazzi e Liberti - Quarto uomo Sig. Candussio.

Marcatori: 67' Stendardo, 88' Zarate.

Note: pomeriggio soleggiato ma freddo, terreno in buone condizioni. Espulso al 73' Jimenez per proteste. Ammoniti: Morrone per gioco scorretto e Muslera per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo: 5 - 4. Recuperi: 0' p.t. 3' s.t.

Spettatori: 15.000 circa con 1.729 paganti per un incasso di euro 12.226,60 e 13.691 abbonati per una quota di euro 119.648,28.


Mister Edoardo Reja: esordio con vittoria sulla panchina biancoceleste
L'esultanza di Guglielmo Stendardo dopo la rete
Ritorno al goal per Maurito Zarate
Esultanza biancoceleste
Un fotogramma dell'incontro
Aleksandar Kolarov in azione
Tommaso Rocchi in un momento della partita
Cristian Ledesma ritrova il campo dopo circa nove mesi
Giuseppe Biava in un momento della gara
Il bellissimo abbraccio tra Edy Reja e Mauro Zarate


La Gazzetta dello Sport titola: "Reja sblocca la Lazio. Parma battuto 2-0. I biancocelesti non vincevano in trasferta dal 31 agosto. Segnano Stendardo e Zarate. La squadra di Guidolin resta in dieci per l'espulsione di Jimenez al 30' della ripresa. Nuovo infortunio per Paloschi".

Continua la "rosea": La cura Reja già produce i suoi (buoni) effetti. Lotito gongola, i giocatori esultano. Ledesma se la ride. Un esordio col botto per il tecnico goriziano: la sua Lazio batte 2-0 il Parma con le reti di Stendardo e Zarate ed esce dal Tardini con tre punti preziosissimi per la classifica. Era terzultima, con questo successo supera Livorno, Catania e Udinese. Una bella boccata d'ossigeno. Tanto più se si pensa che i biancocelesti non vincevano in trasferta dal 31 agosto, seconda di campionato, quando si imposero sul Chievo 2-1. Un risultato figlio di scelte coraggiose, come quella di mandare Zarate in panchina per trequarti di gara: Rocchi ha giocato bene e quando l'argentino è entrato sembrava voler spaccare il mondo. Buon per lui. L'attaccante non segnava dal 27 settembre nella sfida dell'Olimpico contro il Palermo. E poi Reja verrà ricordato per aver riportato in campo Ledesma, fermo a zero presenze in questo campionato. Il centrocampista ha corso tanto e impostato bene il gioco dei biancocelesti. La sua assenza si è sentita eccome. Nel primo tempo la Lazio appare più quadrata, il gioco più pulito, anche se il bilancio delle occasioni è a favore del Parma.

I padroni di casa sono stati pericolosi con Jimenez in avvio di gara, poi con un'azione clamorosa di Biabiany che colpisce male a due metri dalla porta e ancora con il francese fermato in area da Stendardo. Nella Lazio va segnalato il tiro di Floccari dal limite dell'area, per il resto Mirante non ha sofferto troppo. Al rientro dagli spogliatoi il Parma appare molto più determinato, ma un Biabiany in gran forma e un Antonelli incontenibile non riescono a fare la differenza. A complicare la situazione della squadra di Guidolin arriva anche l'infortunio di Paloschi, appena entrato al posto di un evanescente Bojinov: l'attaccante su uno scatto sente un forte dolore alla coscia ed è costretto ad uscire, in lacrime. Poi la partita gira a favore della Lazio, anche se in un primo momento le cose sembrano andare diversamente. Al 17' un tiro di Floccari viene respinto da Paci dentro la porta, l'arbitro non dà il gol. "Fortuna che abbiamo vinto", dirà poi Reja. Passano infatti pochi minuti e il gol arriva con un colpo di testa di Stendardo. Per la Lazio gara in discesa: Jimenez viene espulso per proteste a un quarto d'ora dal termine. E nel finale ecco il sigillo di Zarate, servito alla perfezione da Floccari.


Il Messaggero titola: "Risorge la Lazio: 2-0 a Parma. Stendardo e Zarate i marcatori dei biancocelesti. Bene Ledesma".

Continua il quotidiano: Non poteva iniziare meglio la nuova Lazio di Edy Reja. Il ritorno in Italia del tecnico, dopo l'esilio di Spalato, sembra avere già trasformato la squadra biancoceleste, capace di schiacciare, con merito, il Parma al Tardini. Gli emiliani, stanchi per la sfida di mercoledì con l'Inter, sbagliano una clamorosa palla gol con Biabiany, poi più nulla, anche per colpa dell'espulsione di Jimenez che li obbliga a giocare gli ultimi, decisivi, minuti dell'incontro in inferiorità numerica. La Lazio, al di là delle difficoltà dell'avversario, sembra però essere decisamente rinata. Forse un po' contratta nel primo tempo, quando ha pensato alla fase difensiva, la squadra di Reja nella ripresa si è sciolta e grazie ad un Ledesma ancora al 50% ma già padrone del centrocampo, ha prima sbloccato il risultato con Stendardo e poi, nel finale, ha chiuso l'incontro con Zarate, partito questa volta dalla panchina. Guizzi vincenti dei singoli, ma anche prodotto di un collettivo che con il modulo 3-5-2 ha ritrovato identità, solidità e gioco. La crisi ovviamente non si può dire ancora completamente superata, ma in casa Lazio si può cominciare a sorridere. Il rischio di vivere un'altra domenica di paura è durato poi solo 22 minuti, quando, dopo una magia di Antonelli (il migliore del Parma), Biabiany ha messo clamorosamente a lato dal limite dell'area piccola. Nella Lazio a quel punto è scattato qualcosa e la sfida è stata poi tutta in discesa. Al 27' ci prova Brocchi dal limite, ma la palla è a lato; sei minuti più tardi potrebbe essere invece Floccari ad andare in rete ma l'ex genoano, dopo avere seminato tre avversari, trova pronto Mirante in tuffo.

Ad inizio ripresa Guidolin prova a correre ai ripari inserendo Paloschi al posto di un evanescente Bojinov. La partita del campioncino di scuola rossonera dura però solo otto minuti: durante uno scatto si ferma per un dolore alla gamba sinistra, quella già reduce da un infortunio che gli ha causato un lungo stop, e cade a terra in lacrime. Al suo posto entra Lanzafame ma solo Biabiany, al 10', prova ad impensierire Muslera senza però riuscirci. Due minuti più tardi la Lazio torna pericolosa. Stendardo impegna Mirante, la ribattuta trova pronto Floccari, Paci respinge con il corpo ma la palla aveva già superato la linea di porta. L'arbitro De Marco, tradito dall'assistente Viazzi, lascia correre. Al 23' il gol da virtuale diventa reale. Su calcio d'angolo, Kolarov serve al limite dell'area piccola Stendardo che di testa anticipa Mirante, uscito malamente. Il Parma, che dovrebbe reagire, si innervosisce e al 27' resta in dieci uomini per l'espulsione di Jimenez. Il fantasista cileno risponde a male parole ad una decisione dell'arbitro De Marco e finisce dritto nello spogliatoio. La Lazio ora non ha più resistenze negli avversari. Al 41' Kolarov, in contropiede, non supera Mirante solo per la bravura del portiere parmigiano. Due minuti più tardi Zarate invece non sbaglia su cross di Floccari. È il 2-0 finale che rilancia la Lazio e condanna il Parma capace di conquistare, negli ultimi otto incontri, solo due punti.


Dal Corriere dello Sport:

Reja: "Brava Lazio, ora ritroviamo l'autostima". Lotito: "Ledesma? Questa è una squadra che vince con il collettivo e non con il singolo. Se fosse stato fuori rosa il Collegio arbitrale avrebbe dato ragione a lui. Il Parma ha fatto una buona gara costruendo qualche occasione, poi noi abbiamo avuto una palla dentro di mezzo metro. Meno male che abbiamo vinto, così non dobbiamo discutere". Edy Reja può tirare un sospiro di sollievo. La vittoria di Parma fa passare in secondo piano l'episodio del gol fantasma di Floccari (respinta con la mano da Paci dentro la porta) e ridà fiducia a una Lazio che non vinceva in trasferta addirittura da agosto. "Avevo chiesto ai ragazzi di lottare su ogni pallone - ha spiegato il tecnico biancoceleste a Sky - volevo vedere la squadra determinata e convinta. L'importante è crederci e ritrovare l'autostima. La squadra si sente più sicura con la difesa a tre e così è stato. Rocchi è bravo nella profondità, Floccari è stato molto bravo a giocare tra le linee. Non è mica detto che Rocchi non possa giocare con Zarate. I giocatori bisogna metterli nelle condizioni per esprimere il massimo". Soddisfatto della vittoria anche Lotito. "Ballardini è un grande professionista, ma serviva una svolta - ha detto il presidente della Lazio a Sky - un allenatore che ricompatasse l'ambiente. Ledesma? Questa è una squadra che vince con il collettivo e non con il singolo. Se fosse stato fuori rosa il Collegio arbitrale avrebbe dato ragione a lui".


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