Domenica 13 maggio 2012 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Inter 3-1

Da LazioWiki.

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13 maggio 2012 - 3.473 - Campionato di Serie A 2011/12 - XXXVIII giornata - inizio ore 20.45

LAZIO: Bizzarri, Scaloni, Diakite, Biava, Konko, Cana, Ledesma, Candreva (62' Zampa), Mauri (92' Garrido), Lulic (82' A.Gonzalez), Kozak. A disposizione: Berardi, Zauri, Makinwa, Rozzi. Allenatore: Reja.

INTER: Castellazzi, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Cambiasso, Zanetti, Guarin, Poli (76' Longo), Alvarez (61' Pazzini), Milito (92' Juan Jesus). A disposizione: Orlandoni, Ranocchia, Cordoba, Faraoni. Allenatore: Stramaccioni.

Arbitro: Sig. Damato (Barletta) - Assistenti Sigg. Maggiani e Copelli - Quarto uomo Sig. Tagliavento.

Marcatori: 45' Milito (rig), 59' Kozak, 63' Candreva, 91' Mauri.

Note: ammoniti Lulic, Diakite e Konko per gioco scorretto. Esordio in serie A per Juan Jesus.Calci d'angolo: 5-7. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 50.000 circa.


Lorik Cana in azione
Le proteste laziali sul penalty assegnato alla formazione interista
Milito trasforma il calcio di rigore assegnato ai nerazzurri
Lo stacco di testa di Libor Kozak...
... che porta la Lazio al pareggio
Un momento della gara
Abdoulay Konko
Antonio Candreva, autore del raddoppio biancoceleste
Stefano Mauri, autore della terza rete biancoceleste
Cristian Ledesma, Libor Kozak ed il Mister Edoardo Reja
I giocatori biancocelesti al termine dell'incontro
Lorik Cana saluta i tifosi biancocelesti a fine gara
Senad Lulic lancia la maglia ai tifosi
Lorik Cana e Libor Kozak
I calciatori biancocelesti salutano il pubblico
Il biglietto della gara
Esultano i tre marcatori biancocelesti

I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Candreva e Mauri domano l'Inter. Niente Champions, ma Lazio quarta. All'Olimpico la squadra di Stramaccioni perde 3-1: chiude sesta, andrà ai preliminari di Europa League. In vantaggio con un rigore di Milito, i nerazzurri sono rimontati da Kozak, Candreva e Mauri".

Continua la "rosea": Partono in Europa League, finiscono in Europa League, perché l'Udinese non fa sconti. Lazio e Inter non trovano il miracolo della Champions, la squadra di Reja però si toglie la soddisfazione di battere i nerazzurri e chiude al quarto posto. Inter sesta, e un po' di differenza la fa, perché la squadra di Stramaccioni dovrà partecipare al preliminare del 2 agosto di Europa League. Insomma, anche la prossima stagione parte in salita, almeno a livello di programmazione. La Lazio vince grazie ai suoi uomini più in forma, Candreva e Lulic, l'Inter infila la seconda sconfitta della Strama-gestione, confermando però che qualcosa sul piano del gioco e della volontà è cambiato, e in positivo. Per il resto i titoli di coda chiudono una stagione da dimenticare per i nerazzurri: tre allenatori, quattordici sconfitte, cinquantacinque gol incassati. Stramaccioni aveva promesso un'Inter da battaglia, e si presenta all'Olimpico con un 4-1-4-1 con Cambiasso davanti alla difesa, Zanetti e Alvarez larghi, Guarin e Poli in mezzo. Di fronte una Lazio che perde anche Klose, e ha Kozak come riferimento davanti: Cana e Ledesma proteggono la difesa, Lulic, Mauri e Candreva provano a ripartire. Il centrocampista in prestito dall'Udinese nel primo tempo è fra i più attivi dei suoi: se l'Inter prende presto un predominio territoriale, riuscendo a trovare spesso triangoli al limite dell'area e mandando al tiro due volte Milito, i biancocelesti danno l'idea di poter far male nelle ripartenze. In realtà è l'Inter a portarsi in vantaggio, a fine primo tempo: combinazione sulla destra, palla che da Zanetti torna a Maicon, atterrato da Ledesma, praticamente sulla linea dell'area di rigore. L'arbitro non ha dubbi e assegna il rigore, Milito pareggia il suo record di gol in A (24), trasformandolo.

La Lazio sembra accusare il colpo a inizio ripresa, la squadra di Stramaccioni parte spavalda, ma poi si fa sentire una delle tante assenze, quella di Julio Cesar, squalificato. Il suo sostituto, Castellazzi, respinge bene due conclusioni di Ledesma e Candreva, poi torna a evidenziare qualche limite in uscita, restando a metà strada su un corner in area piccola: Kozak stacca più in alto di tutti e fa 1-1. Un Alvarez non proprio devastante lascia il posto a Pazzini, l'Inter passa al 4-4-2, ma è la Lazio a colpire: Lulic fa un numero a destra, inserendosi fra Poli e Maicon (non perfetto). Cross basso arretrato per Candreva che si conferma in gran giornata piazzando il destro vincente in diagonale. L'Inter di questi tempi, specializzata in ribaltoni, non si arrende nemmeno stavolta: si butta in attacco, sfrutta le infinite discese di Zanetti, prova a lanciare il giovane Longo, ma trova solo un autopalo di Biava: in anticipo su Pazzini. Così è Mauri a sentenziare la gara, raccogliendo una respinta corta di Castellazzi su tiro di Kozak, liberato davanti al portiere dal solito Candreva. Festa Lazio, anche se il Catania non ci ha messo del suo: in Champions va l'Udinese, ma la stagione dei biancocelesti, vista l'ecatombe di infortuni, è comunque più che positiva.


La Repubblica titola: "Lazio, vittoria e rimpianto. Inter, non basta un tempo. Finisce 3-1 all'Olimpico, ma i biancocelesti devono comunque accontentarsi del quarto posto che significa Europa League. Iniziano meglio i nerazzurri, che chiudono in vantaggio grazie ad un rigore di Milito. Nella ripresa esce la squadra di Reja: segnano nell'ordine Kozak, Candreva e Mauri".

L'articolo così prosegue: La serata del rimpianto, più per la Lazio che per l'Inter. La vittoria frutta ai romani solo il quarto posto: sarebbe stato un trionfo dodici mesi fa, stavolta lascia l'amaro in bocca visto che alla ricca Champions si sostituisce la consolatoria Europa League. Paradossalmente dicevamo, recrimina più la vincente che la sconfitta: in fondo l'Inter da questo finale di stagione non poteva chiedere molto di più. La squadra sotto la guida di Stramaccioni si è ritrovata, dal punto di vista del morale e del gioco. Visto come si era messa, la qualificazione europea non è da buttare via, ma è chiaro che le grosse pause evidenziate dalla squadra rendono necessario un rinnovamento. Reja può recriminare sugli infortuni: anche nella circostanza, dopo averci praticamente fatto la bocca tutta la settimana, deve fare a meno di Klose. Quindi, peso dell'attacco sulle spalle di Kozak, con una trequarti dinamica sugli esterni dove operano Lulic e Candreva. Stramaccioni se la gioca abbastanza prudente: c'è Milito attaccante di riferimento, mediana tosta e Alvarez abbastanza libero di svariare.

L'Inter non va a 200 orari, ma con un ritmo fondamentalmente blando come quello del primo tempo, la maggiore qualità di gioco viene fuori lentamente. All'inizio la Lazio ci prova con qualche folata, ma Kozak viene stritolato nella morsa di Lucio e Samuel, quest'ultimo molto attento anche nel neutralizzare una incursione di Mauri. Sul fronte opposto è Maicon che dà il salto di qualità ai nerazzurri. Incursioni sempre più frequenti: una genera un cross che Milito di testa corregge (fuori di pochissimo), l'altra, dopo un intervento fuori tempo di Ledesma, il rigore che lo stesso Milito trasforma. Da segnalare anche la crescita di Guarin, che a parte due conclusioni interessanti (attento Bizzarri) entra spesso nelle fasi di gioco. Nella ripresa, tutta una questione di ritmo. Quando la Lazio produce il massimo sforzo accelerando notevolmente, l'Inter non contiene: arrivano il pari di Kozak con un colpo di testa su azione da corner, quindi il raddoppio di Candreva, ben servito da Lulic (altro assente del momento topico) dopo una sgroppata che fa fuori Poli e Maicon. Quando la Lazio vede il lumicino rosso delle energie, riesce l'Inter: la massima occasione, un autopalo di Biava su incursione di Pazzini. Finale, come si dice, a schemi saltati: chi graffia di più è Kozak, sulla cui conclusione ribattuta da Castellazzi, Mauri mette il sigillo.


Tratta dal sito "Sussidiario.net", il resoconto della gara:

La Lazio batte l'Inter per 3-1 e conclude in bellezza un campionato miracoloso. Purtroppo il successo non coglie le corrispondenze sperate dagli altri campi (l'Udinese batte il Catania 2-0), e il fischio finale di Damato accompagna le due squadre in Europa League a braccetto. Decidono le reti di Kozak, Candreva e Mauri per la Lazio, che ribaltano il vantaggio interista di Milito (24esimo in serie A). Reja deve rinunciare all'ultimo a Miro Klose, il cui recupero viene vanificato da un ulteriore problema fisico. Fuori anche Hernanes ma dentro Lulic, che già era apparso nell'ultima partita dopo un lungo calvario. Il serbo s'inserisce nel trio offensivo a supporto di Kozak, con Mauri accentrato e Candreva a destra. Nell'Inter Stramaccioni sceglie una sorta di 4-3-2-1 con Alvarez a sostegno di Milito, e Guarin a galleggiare tra centrocampo e trequarti. La partita inizia su ritmi alti: al 4' Lulic accelera centralmente ed imbecca lo scatto di Mauri, il destro del numero 6 da buona posizione è respinto dalla provvidenziale scivolata di Samuel, che giustifica subito il fresco rinnovo. Risponde l'Inter al 7': un Nagatomo in palla riceve da Alvarez sulla fascia di competenza, salta Scaloni e centra a mezz'altezza, ma Bizzarri respinge a mano aperta e il successivo destro di Guarin si stampa sulla coscia di Biava. Il samurai replica al 9', con un altro cross rasoterra ad alto tasso di insidia, ma è sempre Biava a metterci una pezza anticipando Milito, che già si pettinava per venir bene nelle foto. Le notizie dagli altri campi (Napoli in rimonta sul Siena, Udinese in vantaggio a Catania, etnei che sbagliano un rigore) distraggono la partita, che vive una fase centrale di fraseggi bene o male sterili. Al 37' si attiva Milito: la sua inzuccata sul cross da destra di Maicon sibila maligna al primo palo.

Allo scadere, l'episodio: azione sulla destra, Maicon allunga per Zanetti che ridà indietro al brasiliano, posizionato sullo spigolo dell'area; Ledesma entra in scivolata, Maicon sposta la palla, il fallo è netto così come il dubbio: in area o fuori? Damato, all'ultima direzione in carriera, concede la massima punizione che Milito realizza calciando basso alla destra di Bizzarri, che intuisce ma non arriva. Il casino post gol quasi offusca un'altra occasione ghiotta per Milito, che un minuto dopo non sfrutta un retropassaggio fallace facendosi intercettare da Bizzarri in uscita. All'intervallo il vantaggio nerazzurro non è legittimo, ma nemmeno scandaloso. Nella seconda frazione di gioco nessun cambio. Al 9' buona trama rapida dell'Inter, che con Guarin-Cambiasso-Milito affetta il campo in diagonale: largo a sinistra Alvarez sciabola un tiro cross che scheggia la parte lata della traversa. Al 12' ci prova Ledesma: da fuori riesce a tener la palla bassa, ma non ad imprimerle la necessaria potenza: Castellazzi si raggomitola e blocca. Più bravo il dodicesimo nerazzurro un minuto dopo, quando devia in corner un destro maligno di Candreva, pericolosamente rimbalzatogli davanti. Il succo è che la Lazio esaurisce progressivamente la benzina, ma sa meglio dell'Inter come far male. Sui calci piazzati, ad esempio: al 14' il cross di Ledesma trova la capoccia di Kozak in zona cirro-cumuli, lo stacco del ceco vale l'1-1. L'Inter accusa il colpo, la difesa sfiduciata si apre: al 18' Lulic imperversa a sinistra a trova Candreva al limite; l'interno ha il tempo di prendere la mira e fulmina Castellazzi di collo destro. Il doppio schiaffo risciacqua i nerazzurri, che tornano all'attacco senza però raccogliere occasioni: Milito è troppo solo, va un po' meglio quando entra Pazzini. Ma per capirci, il più pericoloso è Lucio: al 28' raccoglie un corner sul secondo palo ed incrocia un diagonale di collo pieno, che però sorvola la traversa. Stramaccioni cerca l'asso e trova Longo, bomber della sua Primavera: il ragazzo si farà, ma stasera è ancora presto.

Mentre l'Inter zavorra l'attacco, la Lazio trova più spazi in contropiede. Al 37' la grande occasione: Zanetti crossa basso dalla destra, sulla sfera s'avventa Pazzini, il rimpallo con Biava manda il pallone sul palo. 2 minuti dopo, Zanetti trattoreggia e serve Cambiasso in area, che però abbozza una sponda spazzata via da Biava. Negli spazi di cui sopra la Lazio chiude il match: Candreva taglia per Kozak, il ceco salta Castellazzi che ne respinge il destro, ma non può nulla contro il tap-in vincente di Mauri (91'). Finisce qui: la Lazio, Napoli permettendo, accede direttamente in Europa League; l'Inter pure, ma dalla finestra: ai nerazzurri toccheranno i turni preliminari d'inizio agosto.


Tratte dalla Gazzetta dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:

Il destino di Edy Reja alla lazio verrà deciso nei prossimi giorni, come spiega il d.s. Igli tare: "Reja? Ora ci godiamo questa serata, poi nei prossimi giorni ci riuniremo e prenderemo una decisione. Per tutto quello che ha fatto dobbiamo ringraziare Reja, ma nei prossimi giorni decideremo. Devo fare i complimenti ai ragazzi e a tutto lo staff. Purtroppo, nei momento decisivi della stagione c'è mancata la fortuna, il prossimo anno cercheremo di essere competitivi come è capitato in questa stagione". E Antonio Candreva aggiunge: "Abbiamo perso punti con Siena e Lecce in casa, ma abbiamo chiuso con una grande vittoria contro l'Inter e non era facile. Ci meritiamo questo risultato. Io sono molto legato a Reja, il mister mi ha dato fiducia anche quando facevo male, devo tanto a lui e ai compagni che mi hanno sempre tranquillizzato. Sono contento per come si è conclusa la stagione".

Dal Corriere dello Sport:

"Se avessi avuto una squadra senza dieci infortunati ogni domenica sicuramente saremmo stati prima dell'Udinese". Edy Reja sfoga tutto il suo rammarico. La vittoria della Lazio sull'Inter non è bastata per conquistare la Champions. "Guidolin mi ha fregato ancora quest'anno - ha detto il tecnico della Lazio a Sky - il prossimo anno passerò io davanti almeno questo me lo auguro. Ha meritato l'Udinese, ma avremmo meritato anche noi perché l'Europa League è stata maledetta e ho avuto parecchi infortuni. Con Lecce, Novara e Siena in casa abbiamo fatto solo due punti, bastava fare quattro punti in più ed era sufficiente per agguantare l'Udinese e passarla forse. Ieri Klose si è preso una distorsione alla caviglia e oggi non ha potuto giocare. Il mio futuro? Come ogni anno, terminato il campionato, è mia abitudine trovarmi con il Presidente, parlarne e da lì si fanno le strategie. Se combaciano si continua, se non combaciano ci si saluta. Ci si abbraccia e ognuno per la sua strada".

"Reja? Ora ci godiamo questa serata, poi nei prossimi giorni ci riuniremo e prenderemo una decisione. Per tutto quello che ha fatto dobbiamo ringraziare Reja, ma - ribadisco - nei prossimi giorni decideremo". Il d.s. della Lazio Igli Tare, intervistato da Mediaset Premium al termine della partita contro l'Inter, parla del futuro del tecnico che ha portato i biancocelesti al quarto posto in campionato. "Devo fare i complimenti ai ragazzi e a tutto lo staff - aggiunge Tare -. Purtroppo, nei momento decisivi della stagione c'è mancata la fortuna, il prossimo anno cercheremo di essere competitivi come è capitato in questa stagione".



Galleria di immagini sulle reti della gara
Milito trasforma il penalty per l'Inter
Libor Kozak pareggia i conti
Antonio Candreva sigla il soprasso
Stefano Mauri per il 3-1 finale




► Per questa partita il Mister biancoceleste Edoardo Reja ha convocato i seguenti calciatori:




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