Domenica 13 gennaio 1985 - Torino, stadio comunale - Juventus-Lazio 0-0 (sospesa al 23' per neve)

Da LazioWiki.

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13 gennaio 1985 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1984/85 - XV giornata

JUVENTUS: Bodini, Favero, Caricola II, Bonini, Brio, Scirea, Briaschi I, Tardelli, P.Rossi, Platini, Boniek. A disp. S.Tacconi, Pioli, Prandelli, Limido, Vignola. All. Trapattoni.

LAZIO: Orsi, Calisti, Storgato, Spinozzi, Batista, Podavini, Vinazzani, Garlini, Giordano, Laudrup, Manfredonia. A disp. Cacciatori, Filisetti, Torrisi, G.Marini, Fonte. All. Lorenzo.

Arbitro: Casarin (Milano).

Note: neve, terreno gelato. Gara sospesa dall'arbitro Casarin al 23'.

Spettatori: 20.000 circa

Spalatori in azione per rimuovere la neve
Le squadre tentano di giocare in un campo impraticabile
Da La Stampa: intervista a Laudrup
Il momento della sospensione

Cronaca di una partita non giocata, neppure nei ventidue minuti nei quali Juventus e Lazio sono rimaste in campo. Che Casarin «ufficialmente» l'abbia chiusa perché la neve aveva coperto le righe che delimitano campo ed aree di rigore è un semplice particolare regolamentare, sia pure decisivo. Che i giocatori non riuscissero a mantenere un minimo di equilibrio è un «fatto tecnico» ben più importante, e sicuramente l'arbitro ne ha tenuto conto. Già all'ingresso in campo, molta cautela fra i protagonisti.

Se metteva brividi Brio con le maniche della maglietta sopra il gomito, Platini con i guanti dava una misura del gelo. I portieri Bodini ed Orsi con le gambe coperte dai pantaloni della tuta (o da una calzamaglia), Rossi, Tardelli, Bonini e Calisti con le mezze braghette che fanno tanto ciclista sotto i pantaloncini. E subito le prime difficoltà pratiche, al fischio d' avvio, soprattutto per i bianconeri che «dovevano fare gioco». Al primo tentativo di scatto di Paolo Rossi, concluso con una frenata rischiosa, la Lazio ha cominciato a sentirsi tranquilla. Ai difensori ospiti (Spinozzi libero, Podavini su Rossi, Storgato a cercare Boniek, Calisti addosso a Briaschi. Manfredonia a caccia di Platini, Batista in zona a proteggere) non pareva vero di vedere di fronte avversari senza punti d'appoggio. Ai biancazzurri bastava ricacciare via il pallone alla meglio. Si profilava l'ipotesi di uno zero a zero totale (senza gioco e senza gol) che piaceva moltissimo agli uomini di Lorenzo. La Juve cercava di organizzare qualcosa. Il più deciso era Caricola il quale, sceso in campo (con in testa il cerotto ricordo di Marassi) al posto di Cabrini tenuto precauzionalmente a riposo, affondava pattinando sulla sinistra cercando il cross, prima di beccarsi una tacchettata sulla gamba (altro cerotto) all'8' conquistava un corner.

Lo calciava Rossi dalla sinistra, e sulla respinta della difesa Boniek batteva al volo, ma il tiro (sin troppo «pulito») finiva fra le braccia di Orsi, Non sapevamo ancora, a quel punto, che sarebbe stato l'unico tiro che avremmo visto. La Juve controllava Laudrup con Caricola, Giordano con Favero e Garlini con Brio. Proprio un affondo di Giordano sulla destra concluso con un bel cross dava la misura dell'avventurosità del match. La palla schizzava su neve e ghiaccio, la mancavano in molti ma Garlini di poco, regalando a Bodini un brivido in più. Una «entrataccia» di Batista su Caricola, perdonata dall'arbitro per via del ghiaccio, cominciava a convincere Casarin che era meglio smettere. Al 16' chiamava i capitani per un primo consulto. Un gesto sportivo, perché la decisione toccava solo a lui, ed infatti la prendeva sei minuti dopo mandando tutti a casa. Anche la Lazio, per quanto favorita dalle condizioni ambientali, non protestava. E neppure il pubblico, che sarà rimborsato. Il pensiero era rivolto alla Supercoppa, mentre fuori i bagarini offrivano a prezzi «stracciati» i biglietti per mercoledì, per un Juve-Llverpool che forse non vedremo.

Per trovare un precedente di partite sospese, o rinviate, al Comunale, bisogna andare alla stagione agonistica 1970-71. Quattordici anni fa, infatti, fu rinviata la partita di campionato Torino-Milan del 27 dicembre a causa della neve. Fu Sbardella l'arbitro che, viste le condizioni del campo, alle 14,45 decise di non dare nemmeno inizio all'incontro tra granata e rossoneri Sul teloni c'erano dieci centimetri di neve e un'ora prima gli spalatori stavano ancora cercando di toglierla. L'incontro tra Juve e Leeds, invece, venne sospeso sullo 0-0 dopo 51 minuti giocati su campo impraticabile a causa della pioggia.

Fonte: La Stampa