Domenica 12 aprile 1970 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Juventus 2-0

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12 aprile 1970 - 1639 - Campionato di Serie A 1969/70 - XXVIII giornata

LAZIO: Di Vincenzo, Papadopulo, Wilson, Governato, Polentes, Marchesi, Massa, Mazzola (II) (76' Morrone), Chinaglia, Ghio, Fortunato. A disp. Fiorucci. All. Lorenzo.

JUVENTUS: Tancredi, Salvadore, Leoncini, Roveta, Morini, Cuccureddu, Leonardi, Vieri, Anastasi, Furino, Favalli. A disp. Anzolin, Zigoni. All. Rabitti.

Arbitro: Picasso (Chiavari).

Marcatori: 52' Ghio, 74' Chinaglia (rig).

Note: cielo sereno, terreno in condizioni ideali. Espulso Favalli per un pugno a Massa; ammonito Wilson per gioco falloso.

Spettatori: 75.000 circa di cui 58.232 paganti e 12.500 abbonati per un incasso di £.120.600.000 (record assoluto per la Lazio all'Olimpico).

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Lo striscione dei tifosi cagliaritani
La rete di Ghio

Gli occhi degli sportivi italiani sono tutti puntati sull'Olimpico per la sfida tra Lazio e Juventus. Se i romani la spuntassero sui bianconeri e il Cagliari facesse altrettanto in casa con il Bari, lo scudetto finirebbe sulle maglie degli isolani per il primo, storico, successo calcistico di una società del Sud. Stadio gremito in ogni ordine di posti con fortissima rappresentanza di tifosi sardi che espongono in curva uno striscione più che significativo con su scritto "Riva e Chinaglia: reti a mitraglia". Juve tutta italiana per l'assenza dei suoi stranieri Del Sol e Haller, Lazio in formazione tipo. Le due squadre si affrontano molto concentrate con marcature rigide e gioco che ristagna a centrocampo. La manovra della Lazio appare più brillante mentre la Juve risponde con grande caparbietà. I duelli più vibranti sono quelli tra Papadopulo e Anastasi e tra Morini e Chinaglia. Non si registrano occasioni da goal nella prima mezz'ora, ma quando le radioline segnalano il vantaggio del Cagliari con una rete del solito Gigi Riva, la partita ha un sussulto. Mazzola (II) con un tiro da fuori area sfiora di un niente l'incrocio dei pali con un Tancredi nettamente battuto. La ripresa è un susseguirsi di emozioni sin dai primi istanti di gioco. I bianconeri vanno all'assalto con Anastasi, fermato in maniera dubbia dentro l'area, quindi Leonardi, su lancio di Vieri, sfiora il montante sull'uscita disperata di Di Vincenzo e poi al 50' ancora Anastasi mette i brividi alla difesa biancoceleste. Due minuti dopo la Lazio sblocca il risultato al termine di una splendida azione. Marchesi lancia sulla sinistra Fortunato che giunto sul fondo opera un cross molto tagliato che viene raccolto dalla testa di Ghio che mette in rete. Ruggiscono gli ospiti feriti nell'orgoglio e Leonardi e Anastasi vanno molto vicini al pareggio. Wilson opera un ennesimo fallo su Favalli e finisce sul taccuino di Picasso. La partita s'incattivisce. Salvadore "randella" Ghio e Favalli molla un pugno al volto di Massa. Cartellino rosso per l'ala che lascia i suoi compagni in dieci. Il pubblico indispettito divide i suoi cori per la Lazio quanto per il Cagliari ancora in vantaggio di misura all'Amsicora. Al 74' arriva il secondo goal della Lazio. Cross di Massa in area per Chinaglia che arresta di petto e fa per girarsi quando viene strattonato e poi abbrancato da Morini. Lo stesso Long John s'incarica della massima punizione concessa senza esitazione dall'arbitro. Esecuzione violenta, senza rincorsa, e pallone che gonfia la rete: 2-0 e fine dei sogni per la Juve. A due minuti dal termine anche il Cagliari perviene al raddoppio con Gori e la grande festa del popolo sardo può finalmente avere inizio per uno scudetto meraviglioso. Se a due giornate dal termine del Campionato vi è già un vincitore anche i giochi in coda si chiudono con la matematica retrocessione di Palermo, Brescia e Bari.