Domenica 11 ottobre 1981 - Brescia, stadio Mario Rigamonti - Brescia-Lazio 0-1

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Stagione

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11 ottobre 1981 - 2.094 - Campionato di Serie B 1981/82 - V giornata

BRESCIA: Malgioglio, Podavini, Galparoli, De Biasi, Guida, Volpati, Salvioni, Bonometti, F.Vincenzi, Tavarilli (80' D'Ottavio), Adami (78' I.Bonetti). A disp. Pellizzaro, V.Graziani, Venturi. All. Magni.

LAZIO: Marigo, Spinozzi, Chiarenza, Mastropasqua, Pighin, Badiani, Vagheggi, Bigon, D'Amico (67' Speggiorin), De Nadai, Viola. A disp. Di Benedetto, Manzoni, Sanguin, Marronaro. All. Castagner.

Arbitro: Sig. Parussini (Udine).

Marcatori: 80' Viola (rig).

Note: espulso all'82' Vagheggi per scorrettezze, ammoniti al 21' Galparoli per proteste, al 52' Viola per gioco scorretto; per proteste Salvioni, Malgioglio, Chiarenza, D'Ottavio e Mastropasqua. Esame antidoping negativo.

Spettatori: 16 mila circa.

Il calcio di rigore realizzato da Fernando Viola

La Stampa titola: "Colpo della Lazio a Brescia. Viola decide con un penalty. Ora sono in crisi i bresciani".

L'articolo così prosegue: La serie negativa del Brescia non cessa: battuto domenica scorsa a Pistoia su calcio di rigore anche contro la Lazio sul terreno del Rigamonti l'undici di Magni ha perduto nello stesso modo. Ad una decina di minuti dal termine per un fallo del terzino Galparoli su Speggiorin l'arbitro ha decretato la massima punizione. Dopo la solita sceneggiata che incredibilmente è costata l'espulsione al laziale Vagheggi, Viola, che fino a quel momento non aveva di certo brillato, calciando dagli undici metri ha trafitto il portiere Malgioglio. Si era all'82' ed il confronto era praticamente chiuso. I bresciani non potevano di certo sperare di rimettere il risultato in parità. La compagine di Castagner si chiudeva a riccio nella propria metà campo e per gli azzurri locali era finita. Se il rigore è stato determinante va però detto che nell'economia del confronto un pareggio avrebbe rispecchiato meglio la contesa. Per la verità né i bresciani né gli ospiti hanno dato spettacolo calcistico. Il vuoto incredibile spesso ha irritato gli spettatori. Il Brescia, sceso in campo senza il libero Venturi, che pare sia in procinto di essere trasferito (c'è chi dice al Milan chi al Bologna), ha dimostrato come sempre le sue deficienze maggiori in difesa.

Ciò ovviamente ha favorito i laziali che con Chiarenza, Spinozzi e il falloso Pighin non hanno avuto difficoltà a far muro davanti al loro portiere Marigo. L'attacco si è visto poco. L'innesto dell'ottimo Speggiorin al posto di D'Amico negli ultimi venti minuti, è stato forse decisivo ed indovinato. Solo Viola è stato positivo. La partita, priva di contenuti pregevoli e azioni da ricordare, solamente nel secondo tempo ha offerto qualche fiammata. Nessuno però si aspettava la vittoria della Lazio. Tuttavia dopo uno sterile predominio degli azzurri di casa con una lunga serie di tiri fuori bersaglio, al 60', su un'azione di contropiede da parte degli ospiti si registrava finalmente un flash emozionante: su cross di D'Amico De Nadai girava di testa la palla che andava a stamparsi sotto la traversa e rimbalzava in campo. I laziali sostenevano che il pallone era entrato ma il segnalinee negava. Poi all'80' l'azione che ha deciso il confronto: Galparoli atterrava Speggiorin in area. L'arbitro decretava il rigore e Viola realizzava.