Domenica 11 gennaio 1953 - Torino, stadio Comunale - Juventus-Lazio 5-0

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11 gennaio 1953 - Campionato di Serie A 1952/53 - XVI giornata

JUVENTUS: Cavalli, Bertuccelli, Manente, Mari, Parola, Piccinini, Muccinelli, K.Hansen, Boniperti, J.Hansen, Praest. All. Sárosi.

LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Furiassi, Alzani, Sentimenti (V), Fuin, Puccinelli, Bredesen, Antoniotti, Larsen, Caprile. All. Bigogno.

Arbitro: sig. Bernardi di Bologna.

Marcatori: 44' J.Hansen, 58' Praest, 62' J.Hansen, 82' K. Hansen, 88' Muccinelli.

Note: cielo coperto, freddo intenso. Terreno scivoloso. Leggero incidente a Boniperti. Il gol di J. Hansen al 44' è stato segnato a seguito di calcio di rigore (J. Hansen ha calciato dal dischetto, Sentimenti IV ha deviato con la punta delle dita contro la traversa, lo juventino ha ripreso di testa insaccando). Angoli 8-4 per la Juventus.

Spettatori: 20.000 circa.

Metteteci prima di tutto il terreno di gioco sdrucciolevole e pesante, poi la forza fisica degli scudettati juventini, per terzo una decisione sbagliatissima e decisiva dell'arbitro e aggiungeteci, naturalmente, il crollo laziale nella ripresa: il tutto fa 5 gol a zero per la Juventus, il peggior risultato di stagione per i biancocelesti e una delle peggiori prestazioni degli ultimi anni. Muccinelli, uomo ovunque, ha letteralmente guidato i suoi in mezzo al campo, risultando geniale e imprendibile per la mediana laziale, i due Hansen e Boniperti hanno creato pericoli continui (e dire che i due terzini biancocelesti più Sentimenti (V) sono stati tra i meno peggio), mentre Parola, Mari e soprattutto Piccinini hanno formato una diga sulla metà campo dove hanno sbattuto senza costrutto i quattro avanti di Bigogno, assai raramente pungenti in zona tiro. Nonostante le difficoltà, il primo tempo della Lazio è stato migliore di quello di una settimana fa a Firenze. E si sarebbe concluso, grazie soprattutto ai soliti interventi di Sentimenti (IV), a reti inviolate, se l'arbitro Bernardi di Bologna non fosse salito al proscenio punendo con un calcio di rigore assurdo uno scivolone in area di Muccinelli dovuto al terreno infido e senza fallo da parte di Furiassi. Non basti questo, le proteste laziali sono proseguite anche dopo l'esecuzione: John Hansen ha calciato dal dischetto, il pallone è rimbalzato sulla traversa e, stavolta di testa, lo stesso Hansen lo ha depositato in rete. Gol da annullare secondo regolamento, ma l'arbitro ha convalidato sostenendo che Sentimenti (IV) avesse deviato il pallone con la punta delle dita, rimettendo così in gioco Hansen.

L'ingiustizia subìta (più il rigore in sé che la sua esecuzione) deve aver innervosito i biancocelesti e la superiorità dei bianconeri si è così esplicitata in una ripresa a senso unico, punteggiata da gol tutti di splendida esecuzione: Praest con un tiro magistrale, John Hansen ancora di testa al culmine di un'azione manovrata Boniperti-Karl Hansen di rara bellezza, Karl Hansen su azione da calcio di punizione e centro al terzo tentativo dopo due paratone di Sentimenti (IV), infine Muccinelli su caparbia azione personale per coronare la sua grande prestazione. Lazio, come dedtto, sulle gambe: pochi tiri in porta, scarse recriminazioni se non per un fallo di mano in area juventina bellamente ignorato dall'arbitro allo scadere. Negato il gol della bandiera ma sarebbe contato davvero poco.