Domenica 10 marzo 1963 - Como, stadio G. Sinigaglia - Como-Lazio 1-2

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10 marzo 1963 - 25 - Campionato di Serie B 1962/63 - XXV^ Giornata

COMO: Geotti, Ballarini, Longoni, Derlin, Manzoni, Invernizzi, Carminati, Ponzoni, Morelli, Sartore, Costa. All. Cappelli.

LAZIO: Cei, Zanetti, Garbuglia, Governato, Pagni, Gasperi, Maraschi, Landoni, Rozzoni, Morrone, Moschino. All. Lovati. D.T. Lorenzo.

Arbitro: sig. Sebastio (Taranto).

Marcatori: 34' Rozzoni, 52' Costa, 71' Maraschi.

Note: pomeriggio con timide apparizioni di sole, terreno sdrucciolevole per la leggera pioggia caduta in mattinata. Ammoniti: Morrone, Governato e Ponzoni. Nell'azione del goal, Rozzoni si è infortunato al ginocchio e si è così posizionato inutilizzato all'ala. Presente in tribuna il Presidente Generale Siliato e numerosi tifosi giunti da Roma (notato lo striscione del Circolo Parioli), dalla Lombardia e dalla Svizzera.

Spettatori: 9.000 circa.

Lazio abile e fortunata in quel di Como con un successo che conferma il buono stato di forma degli uomini di Lorenzo. Squadra confermata dal tecnico argentino col recupero di Zanetti che ha lamentato in settimana problemi a un'unghia del piede. Formazione coperta e raccolta in difesa agli ordini del libero Gasperi, centrocampo con Landoni e Governato aiutati dall'ala tattica Moschino e dai ripiegamenti di Maraschi sulla fascia destra. Garbuglia e Landoni in campo dopo i giorni trascorsi a Pesaro per il ritiro della nazionale di serie B. Como annunciato in gran forma dopo il franco successo di sette giorni prima nei confronti del Foggia. Dopo dieci minuti di studio primo tiro, senza molte pretese, di Carminati. Risponde la Lazio con due tentativi, entrambi infruttuosi, di Morrone. Al 34' matura il vantaggio laziale. Longoni commette fallo su Maraschi. La punizione viene affidata a Morrone che calcia teso e forte al centro trovando all'appuntamento la testa di Rozzoni che devia di prepotenza in rete. Nell'azione l'attaccante bergamasco viene colpito duro a un ginocchio dall'uscita di Geotti e l'infortunio lo costringe a schierarsi zoppicante all'ala sinistra. Prima del riposo grossa occasione per i locali di pareggiare, ma Morelli sciupa banalmente. A inizio ripresa il Como attacca a testa bassa trovando il goal dopo sette minuti. Derlin rimette lungo e quattro difensori di fronte a Cei giocano alle belle statuine: Costa, sino a quel punto un fantasma, non si lascia pregare e mette dentro. I lombardi insistono e la difesa romana si stringe a difesa della sua porta, mentre Governato e Morrone riescono ogni tanto a far rifiatare la squadra con qualche azione di alleggerimento. In una di queste ci scappa il goal decisivo. Morrone se ne va sulla sinistra e centra rasoterra: mischia in area e zampata vincente di Maraschi.