Domenica 10 gennaio 1960 - Bari, stadio della Vittoria - Bari-Lazio 0-0

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10 gennaio 1960 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1959/60 - XIV giornata

BARI: Mezzi, Baccari, Mupo, Mazzoni, Seghedoni, Macchi, De Robertis, Tagnin, Erba, Conti, Cicogna. All. Tabanelli.

LAZIO: Cei, Molino, Eufemi, Carradori, Janich, Prini, Mariani, Tozzi (Humberto), Rozzoni, Franzini, Bizzarri. All. Bernardini.

Arbitro: sig. Angelini di Firenze.

Note: cielo coperto con pioggerellina nella ripresa, terreno viscido. Ammonito al 6' del primo tempo Tozzi per proteste. Calci d'angolo: 3-1 a favore del Bari.

Spettatori: 15.000 circa.

Per il primo impegno dell'anno, al termine di una partita dai toni modesti, Bari e Lazio si spartiscono la posta. Romani con 12 punti in classifica, due in più dei pugliesi, ma le due squadre sono in perfetta parità quanto a reti segnate (11) e reti subite (18). Una fuga sulla destra di Mariani dopo pochi secondi di gioco costituisce la prima emozione, ma il cross dell'ala non raggiunge Tozzi e Rozzoni che tornano a far coppia in avanti dopo diverse settimane. Il brasiliano poco dopo spedisce fuori da ottima posizione. I "galletti" rispondono al 5', ma Cei non si lascia sorprendere. Al 13' ancora il portiere all'opera su violenta conclusione di Cicogna. Ci prova Franzini al 19' dalla distanza e Mezzi inchioda il pallone a terra. Segue una fase di equilibrio con le difese che controllano con sicurezza gli avanti avversari. Solo al 36' si assiste a un'azione pericolosa. Rozzoni svetta di testa: pallone che supera Mezzi ma che viene respinto sulla linea da Seghedoni. Nella ripresa sono i padroni di casa quelli che spingono di più. Mazzoni, che Tabanelli ha spostato in posizione più avanzata intorno alla mezz'ora, calcia non lontano dai pali con un tiro ad effetto al 52'. Sei minuti dopo un'incursione di Cicogna e De Robertis fa venire i brividi a Cei che se la cava con un po' di fortuna. Al 68' Mupo si libera bene al tiro, ma conclude con un fiacco diagonale che si spegne tra le braccia del portiere biancoceleste. Il gioco si addormenta tra gli sbadigli degli spettatori. Solo in chiusura i padroni di casa tornano a farsi minacciosi prima con un diagonale di Tagnin che si perde sul fondo e quindi con una girata di testa di Mazzoni che Cei addomestica con sicurezza.