Domenica 10 febbraio 2002 - Parma, stadio Ennio Tardini - Parma-Lazio 1-0

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Stagione

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10 febbraio 2002 - 2988 - Campionato di Serie A 2001/02 - XXII giornata

PARMA: Frey, Djetou, Boghossian, Cannavaro, Sartor (79' Diana), Almeyda (15' Bolano), Lamouchi, Junior, Micoud (85' Nakata), Sukur, Di Vaio. A disposizione: Taffarel, Sensini, Bonazzoli, Marchionni. Allenatore: Carmignani.

LAZIO: Peruzzi, Pancaro, Nesta, Negro (43' Mihajlovic), Cesar, Poborsky, Giannichedda, Liverani (46' D.Baggio), Stankovic (69' Mendieta), Crespo, C.Lopez. A disposizione: Marchegiani, Colonnese, Castroman, Evacuo. Allenatore: Zaccheroni.

Arbitro: Sig. Farina (Novi Ligure).

Marcatori: 68' Di Vaio.

Note: Espulso Giannichedda al 75' per doppia ammonizione. Ammonito Hakan Sukur. Recuperi: 3' p.t. 3' s.t.

Spettatori: 20.000 circa.


La rete di Di Vaio
Giannichedda e Nesta in azione
La rete di Di Vaio

Forse è ancora presto per dire con certezza che il Parma è uscito dalla sua lunghissima crisi, ma non c'è dubbio che la Lazio stia peggio. Difatti, non sapendo bene come spiegare il disastro, la società ha deciso ieri di blindare la squadra nel solito inutile silenzio-stampa (comportamento che sarebbe per definizione riservato a faccende ben più serie), solo consentendo poche parole al tecnico Zaccheroni: "Sono amareggiato per il fatto di aver dovuto anche questa volta modificare la squadra a causa degli infortuni (Negro e Liverani). Dobbiamo cambiare sempre e questo non aiuta. Anche contro il Chievo dovrò arrangiarmi, visto che mancheranno di sicuro Giannichedda (espulso per doppia ammonizione alla mezz'ora del secondo tempo, ndr) e Negro, che ha riportato una leggera distrazione al legamento collaterale del ginocchio sinistro". Poi Zaccheroni ammetteva anche di essere deluso dall'atteggiamento tattico e psicologico dei suoi, che si sarebbero "accontentati, visto che non stavano rischiando troppo", concedendo ben presto l'iniziativa agli avversari.

Bisogna dire che il Parma l'iniziativa se l'è presa, non appena ha potuto farlo, con grande energia nel corso del secondo tempo. Se il rientro di Nesta fosse stato timido e inconsistente quanto quello di Crespo, la capitolazione della difesa laziale sarebbe venuta assai prima che al 23' della ripresa, quando il capocannoniere Di Vaio ha concluso in rete una splendida manovra con Micoud e Sukur. Giustamente a fine partita Carmignani ha voluto dividere i meriti della resurrezione con i preparatori atletici e con i giocatori, sempre consultati prima delle scelte definitive: ieri il Parma, parso anche tecnicamente all'altezza delle sue stagioni migliori, aveva una marcia in più come già il Milan del primo Sacchi. Saggiamente Carmignani avverte che "bisogna continuare su questa strada, perché basta un risultato negativo a riportarci indietro". Sei squadre alle spalle rappresentano un buon bottino per un Parma che sino a poche settimane fa era in zona... Fiorentina. Del resto il difetto è quello di sempre, cioè la mancanza di cattiveria e lucidità quando, al termine di manovre pregevoli, sarebbe il momento di concludere. Perché ieri di bel gioco se n'è visto parecchio, ma Di Vaio e Sukur hanno sprecato non poche occasioni. Per fortuna loro e del Parma, dalla parte opposta Crespo e Lopez erano molto ma molto peggio.

Fonte: Corriere della Sera