Battioni Giovanni

Da LazioWiki.

Giovanni Battioni

Mezzala e centravanti. Nato a Roma il 5 settembre 1911, deceduto nella capitale il 15 settembre 1992.

Inizia l'attività con l'Anconitana con cui disputa tre Campionati di 1^ Divisione. Nel 1930/31 passa al Grion Pola con cui conquista la promozione in Serie B. Ancora una stagione coi nerostellati istriani poi, nell'estate 1933, il passaggio alla Lazio. Con la maglia biancoceleste trova però poco spazio, riuscendo a ritagliarsi solo 13 presenze in Campionato. Per il resto viene impiegato nella squadra riserve. Al termine della stagione viene ceduto a L'Aquila dove rimane fino al 1937/38. Torna quindi nella capitale per vestire la maglia della M.A.T.E.R. con cui chiude la carriera nel 1944.

Il 3 ottobre 1936, è uno dei giocatori de L'Aquila coinvolto nell'incidente ferroviario di Contigliano, come riportato sul sito http://www.laquilacalcio.com/Storia.aspx:

Il campionato è appena iniziato quando il 3 Ottobre 1936. alle ore 10.00 nei Pressi di Contigliano, in provincia di Rieti, la "littorina" partita da L'Aquila alle ore 8.00 si scontra con la "littorina" proveniente da Terni, adibita a servizio postale. Sulla prima viaggia la comitiva rossoblù diretta a Verona, composta dall'allenatore Buratti, il massaggiatore Ciotti e i giocatori Sain, Viganò, La Roma, Rossi, Testoni, Martini, Battioni, Bon, Corsanini, Gravisi, Moretti, Lessi, Angiolini e Pastorelli. Tra i morti l'allenatore Attilio Buratti; tra i feriti molti giocatori de L'Aquila. Non fanno parte della comitiva Brindisi e Michetti perché squalificati, e Stornelli che manca l'appuntamento. La città alla notizia restò attonita; aveva termine, infatti, quella magnifica squadra che era l'orgoglio dei cittadini. La dirigenza rifiutò la proposta dell'allora Direttorio Federale della F.I.G.C che gli proponeva la permanenza nella Serie "B" senza la partecipazione al campionato, ma rimboccate le maniche annunciava di voler proseguire il campionato, chiedendo solo un termine per ricostruire la squadra. Dalle parole si passa subito ai fatti e a riprova della tenace volontà che animava i dirigenti il 26 Ottobre si aveva allo stadio la presentazione ufficiale degli atleti che avrebbero dovuto difendere i colori sociali in un campionato difficoltoso e male iniziato. Quando lo sport è vissuto con amore, con attaccamento profondo ai propri colori, anche la sorte avversa passa in secondo piano. Affrontando il lavoro di riorganizzazione della squadra i dirigenti affidano la direzione tecnica ad Andrea Kutik il quale ebbe a disposizione appena dodici giocatori. Purtroppo il mosaico ricostruito non fu in grado di tenere il passo. La prima partita di recupero del 21 Novembre segnò una sconfitta di misura ad opera di La Spezia. La compagine aquilana deluse nel proseguito, soprattutto per la sterilità dell'attacco, reparto maggiormente falcidiato dalla tragedia di Contigliano. Il calvario proseguì contro l'Atalanta, guidata dall'ex allenatore Ottavio Barbieri, che aveva condotto L'Aquila in serie "B" e che in merito alla gara contro i bergamaschi si espresse dicendo "L'Atalanta ha vinto, ma L'Aquila non meritava di perdere". La prima vittoria ,dopo il rientro in campionato, si verificò a Parma nel torneo di Coppa Italia e, quindi, in campionato contro il Catanzaro. A queste due vittorie fecero seguito due sconfitte consecutive a Brescia e Modena. Purtroppo il calendario del campionato per la squadra subì una variazione non indifferente per le gare non disputate che influì moltissimo sul rendimento dei rossoblù costretti a disputare i recuperi nell'arco della settimana. L'incontro che influì decisamente sulle sorti del sodalizio e ne decretò il calo nella serie "C" fu quello con la blasonata formazione della Pro Vercelli.




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